Gatto del Bengala

Il bengala è una razza ibrida di gatto, nata dall’incrocio tra un gatto domestico e un gatto leopardo.
Subito prese il nome di “Bengal” venne così definita da Bill Enger nel 1974.
Incroci sono avvenuti con esemplari di mau egiziano, burmese, abissino e ocicat, per rendere questo felino più docile verso l’uomo: i primi esemplari ottenuti avevano infatti un carattere selvatico ed alquanto nervoso.

Si tratta di un gatto di media taglia, muscoloso; i maschi possono arrivare a pesare 7 kg, mentre le femmine di solito non superano i 5.
Gli occhi sono grandi e rotondi, e sono ammessi tutti i colori. Il bengala esiste in varie colorazioni, al momento in Italia sono riconosciute: black spotted, seal lynx point (snow) e black silver. 
Un colore importante nella razza bengala è il charcoal, che viene direttamente dai geni dell’antenato selvatico.
Ha un carattere affettuoso e socievole ma se ignorato si farà sentire con il suo miagolio. 
Adora saltare, correre e la compagnia umana e ha bisogno di spazio per correre, anche entro le mura di casa o un giardino recintato. È un gatto affettuoso, ma dal carattere decisamente vivace.
Diversamente da altri gatti non forma boli di pelo, ma durante la muta è necessario spazzolarlo più spesso, ma non necessita di cure diverse da quelle di un normale gatto domestico.

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